
Il nostro metodo
Grazie alla “seconda vita” dei vinili, ultimamente sono stati riscoperti anche tutti gli apparecchi e accessori connessi. Tra questi, il preamplificatore phono, indispensabile per l’emissione del suono stesso. In alcuni giradischi sono integrati, mentre in altri non sono presenti, devono essere scelti a parte, e allestiti assieme al resto dell’impianto audio.
Gli audiofili preferiranno sempre un giradischi non preamplificato, poiché possono comprarne uno esterno che soddisfi maggiormente le loro esigenze. Molto spesso troverai dei preamplificatori di qualità superiore e a prezzi ragionevoli che supereranno di gran lunga quelli integrati nei giradischi. In questa guida ti diremo le cose più importanti da sapere.
Le cose più importanti in breve
- I preamplificatori sono normalmente dei piccoli dispositivi che non devono essere sottovalutati per dimensioni o aspetto. Questi apparecchi hanno il compito di trasformare il segnale phono del tuo giradischi affinché possa essere riprodotto dalle casse. Come spesso accade con questo tipo di attrezzatura, si possono investire molti soldi o decidere di fare una spesa moderata.
- Esistono diversi modi di utilizzare i preamplificatori phono, non solo per i giradischi. Per esempio, sono molto usati nel mondo della registrazione professionale. Inoltre è possibile realizzare delle diverse impostazioni audio, a seconda dei dispositivi collegati. Tutto in genere, dipende da quanto la passione per l’ascolto trasporta.
- I preamplificatori sono abbastanza semplici nel design e nella funzionalità. Tuttavia, se non hai familiarità con i circuiti o configurazioni dell’audio, può essere che non ne capisca molto. Esistono vari criteri di acquisto da prendere in esame, come la potenza, il modello, le frequenze e altre prestazioni.
I migliori preamplificatori phono sul mercato: la nostra selezione
L’offerta online dei preamplificatori è molto vasta, se ne trovano per tutte le tasche. Non c’è bisogno di spendere una fortuna per avere un apparecchio efficiente e che ti dia soddisfazione. Su internet puoi trovare modelli da 50 € circa e apprezzabili. Per aiutarti nella scelta comunque, ti abbiamo preparato una classifica con i preamplificatori meglio giudicati dagli utenti esaltandone le caratteristiche, cosicché tu possa iniziare a valutare quello che fa per te.
LD Systems LDPPA2
Ultimi aggiornamenti sui prezzi: Amazon.it (07.06.23, 04:45 Uhr), Sonstige Shops (28.04.23, 09:35 Uhr)
Il preamplificatore LDPPA2 di LD Systems offre una conversione audio phono-line assieme ad un’uscita stereo per cuffie da 6,35 mm. Ha un rapporto segnale/rumore di 70 dB e dispone anche di collegamento per la massa. L’alimentatore da 12 V è incluso.
Il prodotto gode di buone recensioni, e nel complesso sembra soddisfare le aspettative degli acquirenti. La fattura è molto buona, merito principalmente del box in metallo. Il fatto che renda possibile collegare la massa è anch’esso visto di buon occhio, il che consente di eliminare buona parte del rumore di sottofondo.
Behringer microphono PP400
Il PP400 è un preamplificatore phono dalle dimensioni compatte prodotto da Behringer. Oltre a ingressi ed uscite necessarie per la conversione del segnale, offre anche il collegamento alla massa ed un’uscita stereo da 6,35 mm per le cuffie. Include un normale alimentatore da 12 V.
Per gli utenti si tratta di ottimo preamplificatore, piccolo ma efficiente, e venduto ad un prezzo più che conveniente. Il suono esce pulito e non sembra avere particolari problemi. Sulla qualità costruttiva non si discute, anche se un pulsante per accenderlo e spegnerlo lo avrebbe reso probabilmente perfetto.
TCC TC-754
Il TCC TC-754 è fornito di 4 ingressi RCA, di cui uno phono e 3 aux, per collegare quindi fino a 4 dispositivi direttamente all’amplificatore. Sul lato frontale dispone di un pulsante d’accensione con spia luminosa, manopola per il volume, e pulsanti per cambiare la sorgente audio.
Chi ha avuto modo di testare il prodotto conferma come sia in grado di sfruttare perfettamente le 4 diverse sorgenti audio, phono e ausiliari, senza creare interferenze fra loro ma regalando un suono sufficientemente limpido e privo di distorsioni. L’unico difetto evidenziato dai recensori riguarda l’alimentatore incluso, che risulta inadeguato e che in molti hanno preferito sostituire.
Nobsound Little Bear T7 6J1
Il Little Bear T7 6J1 è un preamplificatore phono con valvole sostituibili, gain di 35 dB e rapporto segnale/rumore di 96 dB. Oltre all’ingresso phono con collegamento della massa, offre anche un ingresso aux da 3,5 mm.
La qualità costruttiva del prodotto è molto buona e sembra funzionare perfettamente. Nella confezione sono inclusi alimentatore e valvola extra: il primo è, a detta di alcuni, di qualità mediocre e non guasterebbe trovarne uno migliore; la valvola di ricambio è un’ottima aggiunta, anche se qualcuno ha deciso di acquistarne di diverse per assicurarsi una superiore qualità audio.
Profitec TC400
Il Profitec TC400 è un preamplificatore di fabbricazione tedesca con ingresso phono, collegamento di massa, uscita di linea e collegamenti DIN. Garantisce una risposta in frequenza di 18-22k Hz ed un rapporto segnale/rumore superiore ai 50 dB. Nella confezione è incluso l’alimentatore ed un cavo RCA.
Gli acquirenti reputano il TC400 un preamplificatore di buona qualità, anche se più di qualcuno segnala un rumore di sottofondo percettibile, anche se solo in rari casi diventa fastidioso. La combinazione di ingressi/uscite RCA e DIN lo rende inoltre particolarmente versatile, almeno per chi dispone di prodotti di fabbricazione tedesca che sfruttino cavi pentapolari.
Guida all’acquisto: Tutto quello che devi sapere sui preamplificatori phono
Per color che ancora non sono esperti di amplificazione può risultare scoraggiante ricercare l’apparecchio giusto. I preamplificatori non sono molto conosciuti dalle persone che non hanno familiarità con gli impianti audio. Tuttavia, sono importanti nel sistema audiofonico, svolgono un ruolo fondamentale. In questa sezione, risponderemo alle domande chiave, che ti aiuteranno a farti un’idea sul loro funzionamento.
Che cosa sono i preamplificatori phono e come funzionano?
Il segnale audio che proviene dalla testina del giradischi è molto basso (fino a 1000 volte inferiore rispetto a quello di un lettore CD). Pertanto, è necessario avere un’amplificazione per raggiungere il livello di linea standard (anche conosciuto AUX) che gli amplificatori moderni richiedono. Fondamentalmente, si collega il lettore al suo amplificatore che converte il phono al livello di linea.
Un compito importante di un preamplificatore phono è applicare la curva di equalizzazione RIAA al segnale, permettendo al suono di rimanere fedele alla registrazione originale. Questo argomento non verrà toccato in questa guida. Tuttavia, è importante ricordare che il preamplificatore deve avere lo standard RIAA se vuoi ascoltare la musica con una migliore qualità del suono.
Quali sono i tipi di configurazione audio in cui puoi utilizzare un preamplificatore phono?
- Giradischi comune + configurazione di amplificatori: Devi collegare il giradischi con la sua testina a un preamplificatore (integrato o esterno), che si collegherà all’altra estremità a un amplificatore o a un ricevitore e quest’ultimo a delle casse o auricolari. Questa è la configurazione più utilizzata.
- Configurazione semplificata giradischi + casse amplificate: Il giradischi con testina si collega a un preamplificatore (integrato o esterno), e questo è collegato direttamente alle casse amplificate. Devi solo assicurarti che le casse si possano autoalimentare.
- Configurazione giradischi + computer: Il giradischi con testina è sempre collegato al preamplificatore (integrato o esterno), e questo si collega al tuo computer (portatile o fisso). Se il tuo giradischi è preamplificato e ha un’entrata USB, puoi collegarlo direttamente al computer.
- Vecchia configurazione del sistema stereo: Era quella utilizzata quando si incominciarono a produrre i giradischi. Il giradischi con la testina era direttamente collegato a un sistema stereo che funzionava come ricevitore e integrava già un ingresso phono. Poi, si collegava alle casse o agli auricolari.
Gli audiofili e puristi del suono hanno sempre scelto la prima configurazione, che permette di avere un maggiore controllo del suono e dell’equalizzazione. In questa configurazione audio, sono necessari 4 dispositivi indipendenti tra loro. La catena sarebbe fatta così:
Giradischi→ Preamplificatore phono → Amplificatore → Casse
Quali tipi di preamplificatori phono esistono?
Nelle testine o cartucce MM, la puntina si muove su un magnete, ed è il magnete che invia il segnale fino alla bobina. Nel caso delle testine MC, la puntina si muove direttamente sulla bobina, essendo molto più precise, e riuscendo a raccogliere più informazioni rispetto alle MM. Tuttavia, il suo livello di uscita o output è molto basso.
La maggior parte dei giradischi integra le testine MM poiché costano meno e offrono un buon rapporto qualità-prezzo. Quindi, se hai potenziato questa parte del tuo giradischi è perché hai montato una testina MC e quindi avrai bisogno di un preamplificatore che possa garantire la potenza e la precisione necessarie e ridurre le distorsioni al minimo. Guardiamo la tabella:
Preamplificatore phono MM | Preamplificatore phono MC | |
---|---|---|
Livello di uscita o output | Maggiore. | Minore. |
Millivolt (mV) | Fino a 7 mV. | Tra 0,3 e 2.5 mV. |
Amplificazione richiesta | Minore. | Maggiore. |
Prezzo | Da basso a moderato. | Da moderato ad alto. |
Che altra distinzione si può fare tra i preamplificatori phono?
Valvolari | Transistor | |
---|---|---|
Valvole o semiconduttori | Utilizza valvole. | Utilizza semiconduttori. |
Capacità di entrata | Minore capacità di entrata. | Maggiore capacità di entrata. |
Dimensioni | Più grande. | Più piccolo. |
Resistenza | Minore resistenza. | Maggiore resistenza. |
Qualità del suono | Offrono migliore qualità del suono. | Peggiore qualità del suono. |
Prezzo | Sono più costosi. | Più accessibili. |
Utilizzo | Ideali per testine MC. | Funzionano bene con MM o MC. |
Oltre a distinguersi tra loro, possiamo anche indicare i vantaggi e gli svantaggi di un tipo di preamplificatore rispetto all’altro. Premettiamo che i puristi dell’audio diranno che i valvolari sono i migliori, cosa che è probabilmente vera, poiché distorcono meno il suono, ma questo non significa che i transistor non siano buoni, o siano più economici.
Preamplificatori | Vantaggi | Svantaggi |
---|---|---|
Valvolari | Altamente lineari senza feedback negativi.
Riproduzione fluida, che si considera più musicale rispetto ai transistor Resistente a sovraccarichi e a sbalzi di tensione. Progettazione di circuiti più semplici. I tubi sono sostituibili Manutenzione più facile. |
Richiedono molta energia per il funzionamento.
Più robusti. Minore portabilità. Generano molto calore residuo. Si devono preriscaldare prima dell’uso. Costo maggiore. Manutenzione giornaliera. |
Transistor | Più durevoli.
Facili da trasportare. Più resistenti. Minore consumo di energia. Richiedono basso voltaggio. Costo inferiore. |
Distorcono di più il suono.
Richiede circuiti complessi. Meno resistenti a sovraccarichi. Manutenzione più difficile. Componenti non sono facilmente sostituibili. La capacità varia in base al voltaggio. |
La risposta alla domanda su quale tipo sia più adatto a te, rimane a tua discrezione. Anche se le caratteristiche specifiche dei preamplificatori valvolari ti offrano un suono migliore (almeno quelli di buona qualità), dovrai comunque scegliere con un criterio preciso, inoltre, stabilire quanto sei disposto a spendere.
A chi è consigliato comprare un preamplificatore phono?
Che tu sia appassionato o principiante nel mondo del sonoro, non sarà sempre necessario dotarti di un preamplificatore. Alcuni ricevitori infatti, sono dotati di tutte le funzioni preliminari per amplificare il suono. Tuttavia, se sei sicuro di voler investire in un preamplificatore, allora puoi incominciare a usare dispositivi a basso costo, cercando il miglior rapporto qualità-prezzo.
Sarà consigliato anche a tutti coloro che desiderano portare la propria configurazione audio a un altro livello. Investire in un buon preamplificatore è fondamentale per ottenere la migliore qualità di suono nella catena audio. Non sminuire mai il ruolo che svolge questo piccolo dispositivo negli impianti sonori di alta fedeltà.
Perché i preamplificatori phono sono così importanti nelle configurazioni audio?
Allo stesso modo, la qualità è essenziale, per questo è importante scegliere il più adatto in base alle funzioni necessarie. I preamplificatori devono essere dotati di una qualità standard che non rovini o minimizzi la qualità del suono. Ricorda che da questo dispositivo dipendono altri fattori, come la distorsione del segnale e la risposta in frequenza.
Cosa non devi fare con preamplificatore phono?
Un altro errore molto frequente e pensare di poter migliorare il funzionamento di un giradischi già corredato di un suo preamplificatore integrato. Se lo si collega a un preamplificatore esterno, molto probabilmente finirai per rovinarlo del tutto o sentirai un suono molto distorto.
Quali sono i vantaggi dei preamplificatori phono esterni rispetto a quelli integrati?
Criteri di acquisto
Considerando che la funzione dei preamplificatori phono è sempre la stessa, non ci sono molti criteri di acquisto difficili da capire, se sappiamo grosso modo come funzionano. Questa volta non entreremo in particolari troppo tecnici che possono confonderci. Ti indicheremo i fattori essenziali che devi conoscere prima di comprare uno di questi dispositivi.
- Materiale
- Dimensioni e peso
- Potenza
- Rapporto segnale/rumore
- Distorsione armonica totale
- Risposta di frequenza
- Testina
- Uscita per altoparlanti
- Prestazioni aggiuntive
Materiale
Il materiale svolge un ruolo importante, poiché influisce sulla durata dell’attrezzatura o sulla resistenza a possibili incidenti come cadute o urti. Assicurati sempre che il tuo preamplificatore abbia una custodia in acciaio o in metallo e che sia abbastanza solida. Inoltre puoi sempre aggiungere un tocco di design.
(Fonte: Alessandro Lucca: 29044507/ 123rf.com)
Dimensioni e peso
Come tutti i dispositivi in commercio, oggi i preamplificatori sono disponibili in tutte le misure e design, permettendo all’acquirente di scegliere secondo le sue preferenze. Tuttavia, quasi tutti sono abbastanza compatti, e nonostante il loro ruolo nella catena audio, non richiedono molto spazio per adempiere le loro funzioni. Ricorda che le dimensioni influiscono sul peso.
Esistono preamplificatori molto grandi e con dei design davvero belli e moderni. Considera che avere un apparecchio di grandi dimensioni limiterà sempre il suo trasporto. Se ti servirà solo a casa, non sarà un problema, ma se intendi spostarlo da un posto a un altro, ti conviene prendere un modello più piccolo.
Potenza
Come sappiamo, nel mondo del sonoro la potenza si misura in watt (W). Sotto questo aspetto devi essere molto attendo, poiché molti produttori esagerano nelle specifiche dei loro prodotti e lo fanno per vendere di più. Ovviamente, a una maggiore potenza corrispondono migliori risultati, purché gli altoparlanti o gli amplificatori siano capaci di riceverla.
L’unico modo di conoscere la reale potenza è testare il dispositivo, ma questo non è possibile. Quindi, noi ti suggeriamo di fare delle ricerche sul prodotto specifico. Oggi ci sono molti forum e articoli tematici, dove esperti e utenti condividono le loro esperienze e consigli.
Rapporto segnale/rumore
Il rapporto segnale/rumore (S/N) mette in relazione il livello della potenza del segnale utile rispetto a quella del rumore. Più comunemente, si misura con i decibel (dB). Se il rapporto segnale/rumore è alto, generalmente significa che si ha una migliore qualità del suono, poiché vi sono più informazioni utili (segnale) che informazioni indesiderate (rumore).
Finché il segnale in ingresso è forte e va oltre il livello di rumore, l’audio può mantenere una qualità superiore. Questo è il tipo di rapporto segnale/rumore che la gente preferisce, perché offre un suono pulito e nitido all’ascolto. Quindi, devi assolutamente evitare di comprare dispositivi audio con un rapporto S/N molto basso.
Distorsione armonica totale
La distorsione armonica totale mette in relazione i segnali audio in ingresso e in uscita con la differenza misurata in percentuale. Per calcolare questo fattore, dovremmo conoscere un po’ di matematica, ma devi sapere che la percentuale rappresenta la distorsione del segnale in uscita. Le percentuali più basse sono le migliori.
Questo tipo di distorsione è sostanzialmente inevitabile in misura diversa. Però in realtà, la distorsione armonica totale è appena percettibile per la maggior parte dell’udito umano, soprattutto perché i produttori creano prodotti con caratteristiche di distorsione che sono piccole frazioni di una percentuale.
Risposta di frequenza
La risposta di frequenza, che spesso si indica graficamente con una curva, descrive come risponde un dispositivo al suono, in un range di frequenza. Le frequenze si misurano in hertz (Hz) lungo l’asse delle “x” di un grafico, e il livello di pressione sonora (SPL) misurato in decibel (dB) sull’asse delle “y”.
La maggior parte dei produttori nelle specifiche dei loro prodotti riportano valori che vanno da 20 Hz (minimo) a 20 kHz (massimo), che è il range di udibilità generalmente sopportato dall’uomo. La risposta di frequenza, insieme al rapporto segnale/rumore e la distorsione armonica totale, influiranno in buona parte sulla stabilità del suono.
Testina
Anche se la testina non fa parte del preamplificatore ma piuttosto del giradischi, determina che tipo di preamplificatore dobbiamo usare. La maggior parte dei giradischi utilizzano testine MM. Pertanto, l’offerta dei preamplificatori phono MM è maggiore. Le testine MC sono preferite dai puristi dell’audio, però richiedono un maggior investimento.
Non tutti i preamplificatori sono compatibili con entrambi i tipi di testina, e se lo sono, sono più costosi. Di solito sono dotati di un interruttore per passare da una testina all’altra. Se colleghi una MC a uno stadio phono MM, il suono non sarà abbastanza alto. Tuttavia, se colleghi una testina MM a un ingresso phono MC, è molto probabile che il suono sarà distorto.
Uscita per altoparlanti
Molti preamplificatori sono forniti di una uscita o output per collegare direttamente gli altoparlanti o gli auricolari. La trovi sul retro dove è scritto output con uscita jack. Tuttavia, molti altri preamplificatori, in particolare quelli di fascia superiore, non integrano questa uscita, e si concentrano solamente sulla preamplificazione.
Dedicarsi solo alla preamplificazione significa non prevedere collegamenti con altri impianti. Questo limita tantissimo, perché se non ci sono uscite, dovrai necessariamente collegare il preamplificatore a un amplificatore o ricevitore e poi agli altoparlanti. Invece, se l’uscita è integrata, sarà possibile collegare il dispositivo agli altoparlanti.
Prestazioni aggiuntive
Sotto questo aspetto ci riferiamo a prestazioni che, certo non influiscono sulla qualità del tuo preamplificatore phono o sulla qualità del suono, ma che possono risultare molto utili. Parliamo ad esempio di quegli apparecchi corredati di un interruttore che serve a spegnere il preamplificatore, che invece di regola si spegne scollegandolo dalla presa di corrente.
Altre caratteristiche sono gli indicatori a LED, che segnalano se il preamplificatore è acceso. Addirittura alcuni modelli includono un pulsante attraverso il quale è possibile disattivare la curva RIAA, anche se onestamente non è molto utile nei preamplificatori phono. Tuttavia, alcuni modelli ce l’hanno.
(Fonte: Mediagram: 31289529/ 123rf.com)
Conclusioni
Il preamplificatore svolge un ruolo molto importante nella catena audio e soprattutto nella configurazione audio ad alta fedeltà. Per questo motivo, vale la pena investire in un preamplificatore di buona qualità. Se sei un appassionato del sonoro e vuoi avviarti a questo mondo, allora non lo sottovalutare. Un dispositivo come questo può definire e portare la qualità di suono a un livello superiore.
Sebbene non sia sempre necessario comprare un preamplificatore phono, visto che oggi il mercato offre dispositivi integrati, è sempre meglio comprarne uno esterno. Acquistando gli apparecchi separatamente, avrai maggiori possibilità di montare o configurare un po’ alla volta il tuo impianto audio e perché no, anche migliorarlo.
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(Fonte dell’immagine in evidenza: Konstantin Fresher: 54939676/ 123rf.com)